martedì 27 aprile 2010

Grazie

Potrei mettermi a giocare coi se. Invece di arrossire e respirare il vento. Il vento che sussurra i non detti e poi li porta lontano.
Vagamente sorrido a questa sera che allunga le sue gambe lunghe lungo i binari del treno.
Posso sorriderti. Perchè conosco i se. Se fosse stato sarebbe stato bello. Senza se. Ma non è.
Ti lascio volare via. Lascio i nostri se al vento. Alla prima stella della sera. E poi lontano. Alle altre stelle e ai pianeti.
Grazie.

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