Nessuna voce. Un fruscio di fondo e suoni disasarticolati.
Interrompo le comunicazioni. -In fondo, che importa- Resto sola come sono.
Fredda. Distante. Scostante. Nessun suono. Il cosmo. Gli astri. Il vento stellare. Muovo le dita nel vuoto. Come carezze. Muovo le labbra cantando. Senza suoni.
Posso sorridere senza motivo. -Il motivo- Senza peso. Nient'altro. Nessun'altra cosa. Nulla che io possa avvicinare, toccare. Nulla. Una luce che sfiora appena le palpebre.
Le distanze mi lasciano respirare.
giovedì 18 marzo 2010
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