Ti ho aspettato. Facendo cerchi nella neve con la punta dei piedi. Guardando al lancetta dei minuti mangiarsi l'orologio uno spicchio alla volta. Ho stretto i pugni nelle tasche. Ho aspettato che il suono della voce svelasse i tuoi occhi dall'ombra.
Ho aspettato. Che fossi sincero. Che fossi vicino. Finch'è mi è apparso chiaro (ed è stato gelido, ed è stato violento) che non c'era nulla da attendere. Che non c'era nulla da svelare. Che eri già finito così. Tutto qui.